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Renault Morphoz, la nuova concept car elettrica

Audace per la modularità, innovativa per il design, focalizzata sull’essere umano per la sua capacità di facilitare la condivisione e le interazioni, la concept car MORPHOZ incarna perfettamente la nuova filosofia Renault.

Avvicinati, l’auto ti saluta. Ti ha riconosciuto, ti dà il benvenuto. Sali a bordo e lasciati andare a un’esperienza inedita: sei in un veicolo intelligente e modulare che spinge oltre tutti i limiti. Un veicolo su misura, che si adatta a tutti gli utilizzi, sia quelli della vita quotidiana per brevi spostamenti che quelli che richiedono un raggio d’azione più ampio. Un veicolo personale, da condividere quando non si utilizza. Un veicolo pensato per integrarsi in una varietà di ecosistemi e favorire gli scambi. Un veicolo autonomo per guidare e lasciarsi guidare.

Questo veicolo futuristico rappresenta la visione di Renault della mobilità elettrica personale e condivisa dell’era post 2025. Si chiama MORPHOZ e si avvale della futura piattaforma modulare elettrica CMF-EV dell’Alleanza, per proporre diverse configurazioni di potenza, capacità e autonomia, ma anche abitabilità e volume di carico.

Fedele al DNA della Marca, la concept car MORPHOZ incarna il petalo Famiglia del ciclo della vita che rientra nella strategia design di Renault. Ma non rimanda solo a una visione sperimentale della mobilità. A livello di design, dettagli e presentazione degli interni, prefigura anche una nuova famiglia di modelli elettrici Renault che vedremo nei prossimi anni.

Il principale ostacolo all’acquisto dei veicoli elettrici resta l’autonomia – reale o presunta – che viene loro conferita, ma questa idea restrittiva della mobilità elettrica è destinata a scomparire a breve. La concept car Renault MORPHOZ ne è la migliore dimostrazione. 

MORPHOZ, un veicolo personale modulabile in funzione delle esigenze 

Renault MORPHOZ è un concept di crossover modulare full electric ricaricabile ad induzione, anche durante la guida. È connesso e dotato di funzioni di guida autonoma di livello 3. Proprio come per la concept car SYMBIOZ, svelata nel 2017, si tratta di un veicolo personale, ma comunque dotato di specifiche funzioni di condivisione. 

La modularità di MORPHOZ appare evidente dalla trasformazione fisica tra le due versioni: la versione corta “City” e la versione lunga “Travel”. Questo veicolo è, infatti, in grado di adattarsi ai momenti della vita dei suoi utenti, tra utilizzo quotidiano e partenza per le vacanze, ad esempio.

Proprio per questo, la versione “City” è dotata di una capacità delle batterie adeguata per rispondere alle esigenze della vita quotidiana, mentre la versione “Travel” può incamerare una capacità aggiuntiva per poter intraprendere viaggi su lunghe distanze, ad esempio, sulla rete autostradale.

City mode

Nella versione “City”, Renault MORPHOZ ha una lunghezza di 4,40 metri. Grazie al passo straordinario per la lunghezza, pari a 2,73 metri, può alloggiare senza problema le batterie da 40 kWh di cui è dotata di serie, pur “restando leggera” ed evitando inutili sovraccosti. All’interno, l’abitabilità è degna di quella dei modelli del segmento superiore.

In questa configurazione, MORPHOZ presenta una firma luminosa specifica, con uno sguardo deciso, sottolineato da segmenti LED aggiuntivi. Anche lo stile è più pronunciato, con cofano corto, paraurti scolpiti e l’assenza di sbalzi che relegano le ruote ai quattro angoli, per trasmettere tutta l’agilità di una citycar dotata di motore elettrico.

Travel mode

Nella versione “Travel”, Renault MORPHOZ ha una lunghezza di 4,80 metri.  Anche il passo si allunga proporzionalmente, raggiungendo i 2,93 metri, cosicché la trasformazione aumenta sia la capacità di stoccaggio delle batterie che lo spazio interno. Diventa così possibile integrare batterie supplementari da 50 kWh (per una capacità totale di 90 kWh) e offrire ai passeggeri più spazio per le gambe e per due bagagli in più. A questo punto, Renault Morphoz è pronta per affrontare le lunghe percorrenze, tanto più che la trasformazione le permette di ottimizzare l’aerodinamicità, grazie ad un profilo e un muso più affusolati. La versione “Travel” si distingue per l’identità frontale specifica.

Il principio del “Travel Extender”

La normale capacità di batteria di Renault MORPHOZ, pari a 40 kWh nella versione “City”, le conferisce un’autonomia di 400 km, ampiamente sufficiente per gli utilizzi urbani e peri-urbani della vita quotidiana. Le offre anche una certa versatilità che le consente di soddisfare più del 90% delle esigenze degli utenti.

Per il restante 10%, rappresentato dalle lunghe distanze, MORPHOZ può essere dotata di un pack di batterie aggiuntivo, basandosi sul principio del “Travel Extender”. In una stazione dedicata, il veicolo può trasformarsi passando alla versione “Travel”: uno sportellino situato nella carenatura del fondo piatto si apre al di sopra dello sportellino della stazione e vengono installate a bordo del veicolo batterie per un totale di 50 kWh. Nel giro di pochi secondi, MORPHOZ lascia la stazione con un’autonomia di 700 km, se utilizzata in autostrada.

Al ritorno, l’utente ripassa da una stazione per “restituire” le batterie aggiuntive e tornare alla capacità iniziale di 40 kWh nonché alla configurazione “City” del veicolo. La stazione ricarica le batterie affinché siano pronte all’uso. Può anche utilizzarle per scopi accessori finché non vengono rimesse in circolazione su un altro veicolo: ad esempio, alimentazione di stazioni di ricarica per biciclette self-service, stoccaggio di elettricità da energie rinnovabili o illuminazione di infrastrutture o edifici attigui.

Un abitacolo adattivo per il conducente e i passeggeri

Quando il conducente si avvicina, la concept car Renault MORPHOZ avvia un’animazione luminosa per segnalare che ha rilevato e riconosciuto, tramite i suoi sensori, chi prenderà posto al volante. Basta un gesto con la mano per sbloccare il veicolo e aprire le porte. L’apertura contrapposta, abbinata all’assenza di montante, facilita l’ingresso dei passeggeri a bordo, consentendo di scoprire un abitacolo caloroso, rischiarato dal giallo del tessuto dei sedili e della consolle centrale. Proprio come la carrozzeria, anche l’abitacolo si trasforma per adattarsi alle esigenze del conducente e dei passeggeri.