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Meraviglie a “Cuneo”: l’influenza dell’era angolare nel design automobilistico

Con design ad angolo e portiere a forbice, diamo un'occhiata ad alcune delle forme più interessanti e influenti dell'era "angolare" nel design automobilistico.

L’influenza del design angolare sulle auto, si estese ben prima della Lamborghini Countach neglli ’80. Infatti, questo stile iniziò anche prima delle famose portiere a forbice viste allo stand di Ginevra nel 1971, ed è stato visto in molti più marchi di quanti uno potrebbe pensare.
La cosa straordinaria di questi design, è che alcuni di essi sono ancora raffinati e straordinari e hanno influenzato auto dell’epoca moderna.

1| 1967 Lamborghini Marzal

Disegnata da Marcello Gandini a Bertone, la Marzal del 1967 ha portato i look esotici del design Miura, punto di riferimento del designer del 1966, su una piattaforma a quattro montanti.

Tuttavia, caratteristiche uniche come i grandi finestrini dei passeggeri divisi e il muso più angolare, puntavano verso la produzione della Espada dal 1968, insieme ad altre influenze sulle auto Gandini come l’Alfa Romeo Montreal. Ferrari ha preso spunto dalla Marzal, infatti la 365 GTC / 4 del 1971 ha una sorprendente somiglianza a questa forma.

2| 1968 Alfa Romeo Carabo

Gandini tornò all’attacco nel 1968 con l’Alfa Romeo Carabo. Se la Marzal era piuttosto angolare, la Carabo non era altro che angoli. Questo design è stato il volto che ha lanciato un migliaio (o almeno così sembrerebbe) design di supercar, in particolare la Lamborghini Countach progettato da Gandini qualche anno dopo.

Oltre alla forma radicale, la Carabo fu la pioniera delle porte a forbice che sarebbero diventate la firma, poco dopo, nella Lamborghini. Tuttavia, l’influenza può essere vista in auto che vanno dalla Maserati Merak e Lamborghini Urraco alla Ferrari 365 GT4 BB Berlinetta Boxer e alla Lancia Stratos, anche negli anni ’80 con il Vector W8.

3| 1968 Bizzarrini Manta

Per non essere superato da Gandini, il connazionale Giorgetto Giugiaro produsse la Bizzarrini Manta come contemporanea al Carabo. Con il vetro portato più lontano e proseguito con la linea del muso, era davvero un design davvero unico che avrebbe pilotato una direzione diversa nel design a forma di cuneo.

L’influenza di questo progetto sarebbe stata avvertita per decenni, dalla Lotus Esprit alla Maserati Merak e Bora.

Non è nemmeno particolarmente difficile vedere il design evolversi in quelle che sono le attuali linee della Lamborghini Huracán.

4| 1969 Mercedes-Benz C111

Mercedes-Benz colse la palla al balzo delle forme a cuneo nel 1969 e introdusse alcuni modelli di test abbastanza radicali con la C111. Il design sembrava prendere elementi sia dalla Manta che dalla Carabo, ma ha prodotto una forma propria che è riuscita a sembrare unica.

Come con la Marzal, la C111 aveva le portiere ad ala di gabbiano che rievocavano la 300SL del decennio precedente. Molti elementi di questo design, hanno ispirato futuri modelli di produzione come la già citata Ferrari 365 GT4 BB, così come la Maserati Merak, la Lancia Montecarlo / Scorpion e alcune altre.

5| 1969 Alfa Romeo 33/2 Iguana

L’ItalDesign di Giugiaro ha portato una versione meno estrema delle forme a cuneo al Motor Show di Torino del 1969. Sebbene non sia esagerata come la Carabo di Gandini, l’Iguana ha accennato a un design molto più favorevole alla produzione, aprendo la strada a modelli come la Maserati Bora.

Sono anche presenti somiglianze con la De Tomaso Pantera progettata da Tom Tjaarda e la Lamborghini Urraco disegnata da Gandini.

6| 1970 Ferrari Modulo

Pininfarina non voleva permettere a nessuno di salire alla ribalta, quindi nel 1970 introdusse la Modulo, ancora più estrema. Basata su un telaio da corsa 512, il design estremo all’inizio sembra avere poco in comune con qualsiasi variante da strada del cavallino rampante. Tuttavia, a un esame più attento, rivela molte caratteristiche chiave che hanno trovato la loro strada nella prossima creazione dell’azienda modenese: la 365 365 GTC / 4 BB Berlinetta Boxer del 1971.

7| 1970 Lancia Stratos Zero

Nonostante Pininfarina abbia cercato di rubargli lo spettacolo, Gandini alla Bertone ha rafforzato l’azienda con il design semplicemente scandaloso della Stratos Zero.

Muovendo ulteriormente il cuneo in avanti con un corto sbalzo nella parte posteriore con la coda tronca, assomigliava più alle macchine da corsa che ad un’auto da strada. Tuttavia, gli elementi di questo design, appariranno nella produzione molto più addomesticata della Stratos del 1973, come in altri progetti Bertone come la Lamborghini Silhouette del 1976 e successivamente Jalpa, così come il Triumph TR-8 del 1978.

8| 1970 Porsche Tapiro

Giugiaro nel 1070 realizzò la Porsche Tapiro. Basata su una 914, prese gli elementi della Carabo, Iguana e Manta e li fuse in un design che sarebbe diventato la firma di Giugiaro in futuro.

La Tapiro predisse la forma di base che si sarebbe sviluppata nella Maserati Bora del 1971 (anch’essa progettata da Giugiaro) e nella successiva DeLorean DMC12. Alcune influenze di questo design si possono vedere anche nella Bricklin SV-1 del 1974 e persino nella Nissan 300ZX del 1984 e nella Honda CRX della Z31 del 1984.

9| 1971 Maserati Boomerang

La Boomerang del 1971 portò il concetto della Tapiro a un livello ancora più estremo, ma assomigliava molto ai precedenti progetti di Gandini. Mentre gli interni erano basati sul design Bora di Giugiaro, il collegamento più evidente è ai suoi progetti successivi , Lotus Esprit, Maserati Quattroporte e DeLorean DMC-12, anche l’Aston Martin Lagonda del 1974 ha qualche somiglianza.

10| 1971 Volkswagen Karmann Cheetah

Il design del cuneo iniziò a passare dal regno delle supercar ad autovetture alla portata di tutti già nel 1971 con la Volkswagen Karmann Cheetah progettata da Giugiaro.

Il profilo era tutto angolato, simile alla Fiat X1 / 9 progettata da Bertone nel 1972. Molti sono gli elementi simili alla Toyota MR2 del 1984 e alla Nissan Pulsar EXA.

11| 1972 BMW Turbo

Il concept della BMW Turbo del 1972 di Paul Bracq, sembra aver attinto nettamente dai precedenti modelli Gandini, Giugiaro e Pininfarina.

La creazione risultante, fu piuttosto sorprendente e riapparve nella M1 rivista e progettata da Giugiaro nel 1978. Il concept Turbo di Bracq non fu realizzato, tuttavia, gli elementi distintivi continuarono nella BMW Z1 e nella Serie 8 alla fine degli anni ’80.

12| 1973 Audi Asso di Picche

Giugiaro continuò il percorso di ItalDesign verso angoli “più convenienti” con l’Asso de Picche nel 1973. Invece di una supercar a motore centrale, l’Asso di Picche si basava sulla trazione anteriore con motore anteriore Audi 80.

Molti degli elementi di design si possono facilmente rivedere nell’Audi Quattro, come il montante e il finestrino posteriore. Altri richiami li troviamo nella Scirocco e Golf di prima generazione, Lancia Delta e persino Maserati Kylami. Alcuni aspetti possono anche essere visti nella S110 Nissan Silvia Coupé (200SX) e nella sua sostituta, la S12.

13| 1976 BMW Karmann Asso di Quadri

Giugiaro ha appianato il design dell’Asso di Picche con l’Asso di Quadri del 1976. A differenza dell’Audi a trazione anteriore, questa si basava su un telaio BMW E21 320i.

Assemblata da Karmann, sono presenti evidenti spunti di design dai progetti del 1981 per la seconda generazione Volkswagen Scirocco (Karmann) e Isuzu Piazza / Impulse (Italdesign). Ritroviamo anche alcuni collegamenti alla BMW serie 8.

14| 1978 DOME-ZERO

La DOME-ZERO potrebbe non sembrare particolarmente rivoluzionaria dopo aver visto i design qua sopra: per molti aspetti è stata semplicemente un rimodellamento del design della Carabo. Tuttavia, gli aggiornamenti apportati al design generale sembravano un po’ più favorevoli alla messa in produzione rispetto agli estremi design italiani.

L’influenza di questo design sembra prevedere la Subaru XT del 1985 leggermente rivista e la Pontiac Fiero della General Motor.

15| 1981 Audi Quartz

Nel 1981, Pininfarina prese in mano lo sviluppo dell’Audi B2 firmata Giugiaro e creò il concept Quartz, ancora più angolare.

La carrozzeria, abbastanza rivoluzionaria per l’epoca, era realizzata in alluminio e Kevlar. Pininfarina riportò in auge questo design con l’Alfa Romeo GTV del 1993. C’è anche una certa somiglianza con la Fiat Coupé di Chris Bangle dello stesso anno.