Troppo spesso, al giorno d’oggi, il termine “concept car” viene utilizzato per descrivere un modello di produzione leggermente velato che uscirà presto in commercio.
Ma non è stato sempre così; c’è stato un tempo in cui questo termine era riservato ai progetti più all’avanguardia che dimostravano quanto potesse essere fertile un’immaginazione. con questa gallery diamo uno sguardo a più di otto decenni di alcune delle concept car più lungimiranti mai create.
1| Volvo Venus Bilo (1933)
Quest’auto fu così radicale quando fu mostrata per la prima volta, che la compagnia che la fece si rifiutò di essere collegata ad essa. In un’era in cui lo stile a tutta larghezza era molto futuristico, Venus Bilo lo abbracciò, ma solo anni dopo Volvo ammise di aver finanziato il progetto. È generalmente riconosciuta come la prima concept car al mondo.
2| Buick Y-Job (1939)
Sei anni dopo il debutto di Venus Bilo, apparve Y-Job; nonostante non fosse la prima concept car, è definita tale in quanto è stata realizzata dall’asso dello stile Harley Earl (1893-1969) di General Motors (GM). Innegabilmente lungimirante, Y-Job presentava fari nascosti, alzacristalli elettrici e un tetto motorizzato.
3| Buick LeSabre (1951)
Harley Earl inventò anche LeSabre, auto che catturò perfettamente l’ottimismo dell’era del jet. LeSabre era equipaggiata con un V8 da 335 CV ed era dotata di un parabrezza avvolgente, fari nascosti e enormi terminali che hanno fatto tendenza per i Big Three americani (General Motors, Ford, Chrysler) negli anni ’50. Incorpora anche un tetto motorizzato che può essere attivato automaticamente in caso di pioggia.
4| Oldsmobile Starfire (1953)
Prendendo il nome dal jet da combattimento Starfire Lockheed F-94B contemporaneo, questa concept car presentava una scocca in plastica – qualcosa che all’epoca era rivoluzionario. Nello stesso anno, Chevrolet, compagno di scuderia GM, lanciò la sua Corvette con il corpo in plastica e più di sei decenni dopo ci sarebbe stato un modello simile nella gamma GM.
5| Oldsmobile Golden Rocket (1956)
Nessuno poteva tenere il passo con gli americani negli anni ’50, con una creazione dell’era spaziale che si presentava dopo l’altra. La Golden Rocket ha raggiunto i 275 CV dal suo V8 da 3,2 litri e ci ha introdotto alla regolazione del piantone dello sterzo. Il suo pezzo forte erano i sedili che si alzavano e ruotavano verso l’esterno quando le porte venivano aperte – e allo stesso tempo, i pannelli del tetto si incernieravano verso l’alto, quindi era più facile entrare e uscire.
6| Bertone BAT cars (1950s)
Durante la sua permanenza a Bertone negli anni ’50, Franco Scaglione (1916-1993) progettò tre delle auto più sbalorditive mai viste. La ‘Berlina Aerodinamica Tecnica’ 5 (nella foto), 7 e 9 hanno portato l’aerodinamica all’estremo; la BAT 7 aveva un coefficiente di resistenza di soli 0,19 per esempio – nel 1954.
7| Lamborghini Marzal (1967)
Pochi concept degli anni sessanta erano vitrei come questo. Progettata da Bertone, presentava un’abbondanza di esagoni nel suo design e il motore Lamborghini V12 a sei cilindri montato sull’asse posteriore, sprigionava 175 CV.
8| Alfa Romeo Carabo (1968)
Disegnata da Marcello Gandini (nato nel 1938), la Carabo si basava sull’Alfa Romeo Tipo 33 con motore V8 a motore centrale. Si trattava essenzialmente di una Lamborghini Miura aggiornata, un altro design Gandini. La Lamborghini soffriva di un sollevamento anteriore in velocità, questa vettura ha risolto il problema. Ha anche introdotto il mondo nelle porte ad ala di scarabeo, le prime messe in produzione furono sulla Lamborghini Countach nel 1974.
9| Mercedes-Benz C-111 (1969)
La chiamiamo una concept car ma Mercedes la definirebbe un veicolo di ricerca. Presentata per la prima volta nel 1969, sfoggiava un motore Wankel a tre rotori da 280 CV. Nel 1970 fu rinnovata e lanciata con un propulsore a quattro rotori, poi nel 1978 emerse come un’auto completamente nuova, con motorizzazione diesel.
10| Lancia Stratos Zero (1970)
Gli anni settanta erano il decennio di “The Wedge” e questa era una delle concept car più intelligenti mai immaginate. Era anche una delle più basse con un’altezza di soli 830 mm. Un’altra realizzazione di Marcello Gandini, la Stratos Zero presentava un V4 da 1,6 litri della Lancia Fulvia. Con soli 115 CV, non era molto veloce ma vista ferma era veramente spettacolare.
11| Maserati Boomerang (1971)
Prendendo in considerazione i temi stilistici stabiliti da Carabo e Stratos Zero, la Boomerang si è presentata come un’auto a forma di cuneo può essere realizzata per l’uso nel mondo reale. Ha segnato le basi ad auto come la Lotus Esprit e la DeLorean DMC-12. La trasmissione V8 da 4,7 litri è stata presa in prestito dalla Maserati Bora.
12| Ghia Cockpit (1981)
Rivisitando la formula Messerschmitt degli anni ’50, la Cockpit poteva ospitare due in tandem ed è stata progettata come un’auto economica per strade urbane. Piccola e facile da parcheggiare, la potenza proveniva da un motore motociclistico monocilindrico da 200 cc che raggiungeva il picco di 12 CV e che poteva percorrere 26 Km/l in città.
13| Italdesign Capsula (1982)
Potrebbe sembrare strano, ma la Capsula si è spinta davvero oltre i confini. Qui c’era un’auto che poteva essere un’auto, un furgone o qualsiasi altro tipo di veicolo, semplicemente inserendo una scocca diversa sul telaio che conteneva tutto il motore boxer Alfasud e le altre parti meccaniche.
14| MG E-XE (1985)
È stato un evento raro per British Leyland, Austin Rover (MG-Rover) creare una concept car. L’auto serviva per dimostrare l’intenzione di realizzare un’auto spider con marchio MG dopo 5 anni di assenza sul mercato di un modello simile. Tuttavia, non fu mai messa in commercio e si dovette attendere fino al 1995 per un nuovo modello spider.
15| GM CERV III (1990)
GM mostrò il suo primo concept CERV (Chevrolet Engineering Research Vehicle) nel 1962 e lo proseguì due anni dopo. La terza versione, era un’auto molto diversa dall’originale, era l’ingegneria che la distingueva. La ragione d’essere della macchina era quella di essere in grado di guidare ad alte velocità (320 chilometri all’ora) senza la necessità di abilità super umane, anche se guidata su superfici difficili o scivolose. Ha anche presentato in anteprima il linguaggio di progettazione delle auto di produzione che sarebbe apparso sulla Corvette C5 nel 1996.
16| BMW E1 (1991)
Le auto più piccole sono spesso le più innovative. Vista per la prima volta nel 1991 con una propulsione elttrica, due anni dopo una riprogettazione generale, fu presentata con tre propulsori: benzina, ibrido elettrico e benzina-elettrico. Con una scocca in alluminio leggero per ridurre il peso, la E1 avrebbe potuto essere la nemesi della Audi A1.
17| Jaguar F-Type (2000)
Jaguar ha fatto un ottimo lavoro con la produzione della F-Type arrivata nel 2013. La coupé C-X16 è stata presentata in anteprima come concept car nel 2011, ma il concept aveva fatto il suo debutto nel 2000 con una linea assolutamente sensazionale. Tuttavia era esattamente pronta per la produzione, vista la mancanza di copertura meteorologica e una mancanza quasi completa di praticità. Il suo design fu iniziato da Geoff Lawson, e poi terminato dopo la sua improvvisa morte nel 1999 da Ian Callum, che gli successe come capo del design di Jaguar.
18| BMW X Coupé (2001)
La BMW entrò in gioco all’inizio del 21° secolo grazie al capo del design Chris Bangle (nato nel 1956) e alle sue idee di stile radicale. Costruita su base Bmw X5. la X Coupé presentava anche fari orientabili, guidati dal GPS e un motore diesel da 3,0 litri, una forma di propulsione quasi mai vista prima in una coupé sportiva. La X coupè ha anticipato le linee della prima BMW Serie 1, arrivata nel 2004.
19| Cadillac Sixteen (2003)
GM ha realizzato alcuni concept stravaganti nel corso degli anni, ma pochi possono superare la Cadillac Sixteen, con il suo V16 da 13,6 litri, famoso perchè in grado di sprigionare 1000 CV. Nonostante non fu mai messa in produzione, l’auto introdusse un nuovo linguaggio di design per Cadillac, ancora attuale ma notevolmente evoluto.
20| GM Hy-wire (2003)
Presentata al salone di Detroit nel gennaio del 2002, l’auto monta un motore che funziona tramite celle a combustibile a idrogeno ed utilizza un sistema drive-by-wire, viene cioè interamente controllata tramite sistemi elettronici. La tecnologia delle celle a combustibile era tutta racchiusa nel telaio a sandwich e il motore trifase forniva 126 CV quando funzionava continuamente e 173 CV per brevi fasi di accelerazione.
21| Holden Efijy (2005)
Le concept car dovrebbero guardare avanti, non indietro. Tuttavia, la Holden Efijy era così favolosa che questa cosa aveva poca importanza. Realizzata come omaggio al suo leggendario FJ ( da cui prende nome), era basata su una Corvette C6 e utilizzava un LS2 V8 sovralimentato da 6,0 litri.
22| Renault Dezir (2010)
Al giorno d’oggi è difficile trovare una concept car che sia bella come questa. Presentata per la prima volta al Salone di Parigi del 2010, la Renault Dezir era una concept car puramente elettrica che offriva uno sguardo a un futuro ecologico in cui si potevano avere bellezza e cervello in un unico pacchetto compatto. Sono passati 10 anni ma la Dezir è ancora spettacolare.
23| Jaguar C-X75 (2010)
La messa in produzione di questa vettura ibrida da 778 CV, era molto vicina ma alla fine la quota ipotizzata non è stata raggiunta. Costruita in collaborazione con Williams Advanced Engineering, l’idea era quella di costruire 250 esemplari a circa un 1 milione di sterline ciascuno ma di fatto, non se ne fece nulla.
L’auto è stata utilizzata per inseguire l’Aston Martin DB10 guidata da James Bond nel film Spectre.
24| BMW Next 100 (2016)
Lanciata in occasione del suo centenario, la BMW ha realizzato la Next 100, concept car a guida autonoma che ha aperto la strada a nuove tecniche di progettazione e costruzione che incorporavano strutture in fibra di carbonio per leggerezza e resistenza. Era anche super aerodinamica con un coefficiente di resistenza di soli 0,18 Cd.
25| Mercedes Vision AVTR (2020)
Sulla strada verso la mobilità del futuro, con la VISION AVTR, Mercedes-Benz, sta dimostrando una visione sostenibile della mobilità a zero emissioni, anche in termini di tecnologia di azionamento, che incarna al contempo la visione di una berlina di lusso dinamica. Grazie all’innovativa trazione integrale con torque vectoring che consente mobilità completamente nuove e con una potenza del motore combinata di oltre 350 kW, VISION AVTR stabilisce un nuovo punto di riferimento per l’EQ Power.