Mentre i Kansas City Chiefs e i San Francisco 49ers si preparano a scendere in campo per il 58° Super Bowl a Las Vegas, un’altra competizione si svolge in parallelo: la lotta per catturare l’attenzione del pubblico durante le pause pubblicitarie.
Quest’anno, il costo per uno spot pubblicitario di 30 secondi durante il Super Bowl è di 7 milioni di dollari. D’altronde tra le altre cose, si è vista anche la presenza super attesa di Taylor Swift, la superstar della musica che ha una relazione con il giocatore dei Chiefs (e azionista di Alpine F1) Travis Kelce.
Vediamo cosa le case automobilistiche hanno preparato per l’occasione.
BMW: Celebrità e Comicità
BMW ha adottato un approccio che unisce una celebrità evidente e un tocco di umorismo per promuovere la nuova serie 5 di ultima generazione e la i5 completamente elettrica. L’azienda ha coinvolto Christopher Walken e vari imitatori per creare uno spot che cattura l’attenzione.
Toyota: Umorismo e Pick-up
Anche il marchio giapponese Toyota ha scelto la strada dell’umorismo, senza coinvolgere celebrità. L’auto protagonista dello spot è il nuovo pick-up Tacoma, il fulcro dell’attenzione.
Kawasaki: Divertimento e Animali Simpatici
Kawasaki ha adottato un approccio divertente per presentare il suo nuovo veicolo side-by-side Ridge. Lo spot vanta un tocco di umorismo grazie a degli animali con la tipica capigliatura muletta e un cameo dell’ex star del wrestling “Stone Cold” Steve Austin.
Kia: Tocco Emotivo
Kia ha optato per una strategia emotiva con lo spot “Perfect 10” per promuovere il nuovo SUV completamente elettrico EV9. L’annuncio è incentrato su un padre single con un solo figlio, anche se sorge la domanda sul reale bisogno di un SUV a sette posti in questa situazione.
Volkswagen: Celebrazione e Nostalgia
Anche il marchio tedesco Volkswagen ha scelto la strada emotiva per celebrare i suoi 75 anni di attività in America. Lo spot vede la partecipazione di Neil Diamond, Bart Simpson e un accenno al suo ormai iconico spot del Super Bowl del 2011. Questi annunci promettono di aggiungere un tocco di varietà e intrattenimento alle pause pubblicitarie del Super Bowl.