I modelli di auto più rari realizzati

Anche i grandi marchi, per un motivo o per l’altro, hanno avuto automobili che sono rimaste a basso volume di vendita. Vediamo insieme alcune delle auto più rare realizzate dai marchi famosi.

Honda, Bmw, Toyota, sono solo alcune delle grandi case automobilistiche che, nel corso degli anni, si sono dovute confrontare con l’approvazione del pubblico e con la gestione dei costi di produzione. Questi sono solo alcuni dei motivi che hanno portato alcune case automobilistiche a ritirare i propri veicoli dal mercato, rendendoli di fatto, dei modelli a basso volume di vendite.
Diamo insieme un’occhiata ad alcune delle auto più rare realizzate dai marchi famosi.

| Alfa Romeo: 33 Stradale (1967-1969)

La 33 Stradale, quando è uscita, ha portato le prestazioni a un livello completamente nuovo. Infatti, è stata una delle prime supercar a portare lo 0-100 sotto ai 6 secondi.
Costruirla, tuttavia, era molto costoso per via delle tecnologie da gara trasformate per l’utilizzo stradale. Costava più di una Lamborghini Miura ed è per questo che ne furono prodotte solamente 18 unità, costruite a mano.

 

| Audi: Quattro (1980-1991)

Famosa come la regina indiscussa dei rally, l’Audi Quattro era anche un normale modello di produzione che purtroppo, per via del prezzo elevato se paragonato alla Coupè degli anni 80 su cui era basata, la relegò solamente ad una piccola nicchia di persone.

Furono venduti un totale di 11.452 esemplari tra l’80 e il ’91.

| BMW: 507 (1956-1959)

Realizzata principalmente per il mercato americano sotto consiglio di Max Hoffman (1904-1981), famoso importatore di auto, la 507 doveva rafforzare l’immagine del marchio come fornitore di auto sportive.
Il piano, tuttavia, fallì in quanto l’auto era molto più costosa di quanto si preventivasse e la BMW cancellò la 507 dopo aver realizzato 252 esemplari tra il ’56 e il ’59.

| Citroën: Bijou (1959-1964)

Costruita sulla stessa piattaforma della Citroën 2CV, la carrozzeria era in fibra di vetro e montava un motore bicilindrico raffreddato ad aria e notevoli componenti condivisi con la 2CV.
L’intento era quello di mettere sul mercato una coupé con un design migliore della 2CV, tuttavia ne furono prodotte solamente 207 esemplari tra il 1959 e il 1964.

| Fiat: 8V (1952-1954)

Fiat, per ricostruire la propria immagine dopo la seconda guerra mondiale, realizzò questa Fiat 8V. I pochi automobilisti che potevano permettersi un veicolo del genere, tuttavia, preferivano essere visti in qualcosa di più prestigioso di una Fiat.
Ne furono realizzate solamente 114 esemplari, di cui molte finirono in mano a carrozzieri come Pininfarina per realizzare varianti singole e rare.

| Ford: Durango (1979-1982)

Nata inizialmente come Fairmont Futura, la National Coach Works decise di convertirlo in un pick-up tagliando la metà posteriore e aggiungendo un portellone posteriore prima di inviarlo nuovamente a Ford. Venne messo in vendita dai concessionari Ford negli Stati Uniti con copertura della garanzia da Fairmont.
Ne furono realizzati solamente 212 esemplari.

| Honda: P800 (1966-1967)

Introdotto nel 1966, fu un’evoluzione del furgone L800, che sostituì l’L700, ed era rivolto principalmente agli utenti commerciali del mercato giapponese. Solo 1079 esemplari furono venduti, cifra che lo rende più raro della S500 (la seconda auto di produzione di Honda) e della Vamos. Nel 2020, non sappiamo quante ce ne siano ancora, ma la cifra deve essere veramente molto bassa.

| Hummer: H3T (2008-2010)

Realizzato sulla base della H3, la H3T era progettata per l’avventura con un paio di kayak legati sul tetto. Nonostante fosse conosciuta come l’Hummer più conveniente, sarebbe potuta diventare anche la più popolare se non fosse che la produzione terminò dopo che General Motors annunciò la chiusura del marchio nel 2010.
Ne furono realizzate 2738 esemplari.

| Jeep: CJ-6 (1955-1975)

Nonostante la sua produzione è durata per due decenni, la CJ-6 non ha riscontrato il successo sperato. Realizzata come versione allungata della CJ-5 per gli automobilisti che avevano bisogno di più spazio all’interno, ne furono vendute solamente 50.172 unità.

| Kia: Elan (1996-1999)

Dopo aver acquisito i diritti da Lotus della M100 Elan, Kia lanciò l’auto nel 1996 con alcune modifiche, come le luci posteriori e il nuovo motore 1.8. Furono costruiti 1056 esemplari di Kia Elan, di cui la maggior parte in Corea del Sud, alcuni in Inghilterra e altri in Giappone.

| Lamborghini: Silhouette (1976-1979)

Grazie all’aiuto di Bertone, Lamborghini è stata in grado di trasformare la Urraco nella Silhouette con top targa nel 1976. Nonostante i componenti in comune erano molti, la Silhouette veniva venduta come modello autonomo, strategia per presentare al mercato un modello nuovo senza costi di progettazione.
Costruita in sole 54 unità, la rende decisamente rara ma significativa in quanto è stata la prima Lamborghini a cielo aperto.

| Mercedes-Benz: W188 (1951-1958)

Letteralmente uno status symbol mobile, la W188 era la versione più lussuosa e molto più costosa della W186 che si presentò sul mercato come l’ammiraglia Mercedes nel 1951.

Furono costruite 760 unità: 314 coupé e 446 convertibili tra il 1951 e il 1958.

| Porsche: 912E (1976)

Nell’anno modello 1976 per il mercato degli USA era disponibile una 912 E Coupé. Il motore a quattro cilindri da 2,0 litri di questa vettura erogava una potenza di 90 CV. Esteticamente la 912 era uguale ai modelli 911 della serie G e aveva i copricerchi incurvati della prima 911.

Porsche vendette 2092 esemplari della 912E negli Stati Uniti.

| Saab: Sonett (1955-1957)

La prima Sonett fu costruita dall’ignegnere Saab Rolf Melde in una stalla. L’intento era quello di creare una sportiva leggera e semplice che potesse gareggiare in Europa. Ne furono realizzate in totale 6 unità prima che il progetto fu abbandonato a causa di nuovi regolamenti che permettevano di correre con auto di produzione modificate.

| Toyota: BXD20 Mega Cruiser (1996-2001)

Il numero preciso di modelli di Mega Cruiser realizzati non è certo: alcuni citano 149 come numero corretto, altri 151 o 132. Tuttavia, questa specie di Hummer H1 con motore centrale costava quanto una nuova NSX. Questo fa capire perchè la sua produzione fu così bassa.

| Volvo: P1900 (1956-1957)

La Volvo P1900 fu commissionata dall’allora amministratore delegato Assar Gabrielsson (1891-1962) dopo aver visitato gli Stati Uniti nel 1953 e aver notato la crescente popolarità delle auto con carrozzeria in fibra di vetro. Tuttavia, agli svedesi interessava poco una roadster a due posti con un costo elevato.

Volvo ha venduto solo 67 unità della P1900.

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