Le 19 livree più iconiche della storia

Tutti abbiamo una combinazione di colori preferita per le auto, sia per i piloti che per le auto da strada. Vediamo insieme le più famose di tutte.

Per alcuni, si tratta del successo delle corse e per altri, potrebbe essere la fama sul grande schermo. Qualunque cosa sia, ci sono molte livree nel mondo da ricordare. In questo articolo, abbiamo elencato le migliori livree per abbellire la carrozzeria delle auto da strada, da corsa e da rally. Qual è la tua preferita?

1| Verde British Racing

Quando il motorsport divenne popolare nella prima parte del 20 ° secolo, ogni nazione scelse il proprio colore e la Gran Bretagna prese il verde. La ragione di ciò derivava da una gara internazionale tenutasi in Irlanda nel 1902. Dato che all’epoca l’Irlanda faceva parte del Regno Unito, per le macchine Napier fu scelto il verde per rispetto della posizione irlandese.

Questo verde chiaro cambiava tonalità a seconda del produttore e, negli anni ’20, era diventato un colore molto più scuro usato da Bentley. Dopo la seconda guerra mondiale, Jaguar continuò con un Verde British Racing scuro, mentre l’Aston Martin preferiva una tonalità metallizzata molto più leggera per i suoi modelli da corsa DB.

2| Gulf Racing

In un mondo in cui il riconoscimento istantaneo del marchio è il Santo Graal, negli anni ’60 il Gulf Oil era il più riconosciuto. La sua famosa livrea blu e arancione divenne rapidamente sinonimo di successo nel settore degli sport motoristici, soprattutto a Le Mans, dove i colori adornavano prima la Ford GT40 e poi i vincitori Porsche dell’evento 24 ore.

Tuttavia, la livrea Gulf Racing è derivata dalla Wilshire Oil Company. Negli anni ’60, il blu scuro e l’arancione della Gulf erano considerati troppo opachi dalla direzione per distinguersi in pista, quindi quando l’azienda acquistò la Wilshire, adottò i suoi colori e il resto è storia.

3| Rosso Ferrari

Rosso e Ferrari sono una combinazione classica, ed è stata così sin dai primi giorni di attività dell’azienda. Nel corso degli anni, tuttavia, il colore rosso è stato aperto all’interpretazione della Ferrari, soprattutto quando è stata introdotta la televisione a colori e la società voleva un rosso che si distinguesse maggiormente sullo schermo.

Tutto è iniziato con Rosso Corsa, o rosso da corsa, che è stata la base per tutte le auto da corsa di fabbrica. Con una maggiore copertura televisiva, questa è diventata una tonalità più luminosa, più arancione, ma al Gran Premio di Monaco del 2007 la Ferrari ha fatto un ritorno alla tonalità originale più profonda e da allora è rimasta fedele.

4| Ford di Alan Mann

Se la Lotus Cortina è diventata famosa per il suo design bianco e verde, il team Alan Mann Racing ha lasciato un segno altrettanto importante sui modelli Ford successivi. Includevano la GT40, la Escort e la Cortina, tutte rifinite nel caratteristico oro della ditta su tonalità rosse.

Alan Mann (1936-2012) gestiva anche un’attività aeronautica insieme al suo team di corse automobilistiche negli anni ’60 e ’70. Tuttavia, per una ragione sconosciuta, ha usato una livrea nera, bianca e gialla per i suoi elicotteri piuttosto che il rosso e l’oro per cui era famoso in pista.

5| Audi Quattro

L’Audi Quattro era sensazionale quando arrivò sulla scena nel 1980, ma la versione da rally, con la sua iconica verniciatura, lo era anche di più. Invece di essere addobbata con adesivi di più sponsor, Audi l’ha resa semplice con una base bianca e strisce rosse, bianche e nere sul cofano, sul tetto e sui montanti.

Nel corso del tempo, la combinazione di colori è stata adattata per soddisfare gli sponsor, con le auto da rally successive che esibivano un’ampia striscia gialla lungo i fianchi.

6| Ford Mustang Highland Green

Pochi film hanno avuto l’influenza su un modello quanto ne ha avuta Bullit sulla Ford Mustang. Tutti gli elementi erano lì per catapultare questa macchina verso la celebrità, da Steve McQueen come attore protagonista e pilota della Ford al superbo inseguimento in auto attraverso San Francisco. Eppure quella sottile sfumatura verde metallizzata la copriva perfettamente.

Nel 2001, la Ford ha resuscitato questo colore per un modello speciale di Bullit che, anche oggi è stato riproposto da parte di Ford.

7| BMW Gosser Bier CSL

Cosa c’è di più tedesco di un’auto da corsa BMW sponsorizzata da un produttore di birra ? Nulla.

La BMW gestita dal team Schnitzer e sponsorizzata da Gosser Bier, ha combattuto in maniera onnipotente nell’European Touring Car Championship del 1976 e sicuramente è stata una delle più appariscenti grazie al verde brillante e alle strisce colorate.

Nei ricordi dei fan ci sono ancora le potentissime CSL di Dieter Quester e Ronnie Peterson con il loro semplice schema e le scritte minimali realizzate per la copertura televisiva e le spettacolari azioni  in pista.

8| Lancia Delta Martini

Sono infinite le auto che hanno sfoggiato la livrea rossa e blu Martini, ma solo una è davvero iconica ed evocativa: la Lancia Delta da rally. Sia durante la famigerata era del Gruppo B sia durante il periodo del Gruppo A, lo stile quadrato della Delta si prestò a mostrare i colori del suo sponsor alla perfezione.

La Lancia non è stata la prima a portare i colori Martini, ma è solo grazie ad’essa che ha raggiunto l’esposizione globale alla quale ispirava.

9| Lancia Stratos Alitalia

Alitalia non poteva che essere lo sponsor della squadra di rally in prima linea del pease. Tuttavia, la combinazione di colori era opera di un designer tedesco, Walter Landor (1913-1995), che era stato incaricato da Alitalia di creare la sua identità aziendale.

Il verde e il rosso su base bianca furono un successo immediato. Di certo ha aiutato anche il successo della Stratos.

10| Lotus JPS

Lotus non era estranea nelle combinazioni di colori delle sue auto da corsa, dai primi British Racing Green con strisce gialle ai colori Gold Leaf utilizzati alla fine degli anni ’60. C’è uno, però, che si distingue sopra tutti gli altri ed è la livrea nera e oro John Player Special che le auto della Formula 1 Lotus hanno messo in mostra tra il 1972 e il 1978.

In un’era in cui il denaro del tabacco era prevalente nelle corse di F1, Lotus lo portò a un livello completamente nuovo fustigando la merce ai fan. L’aereo della compagnia era decorato in nero e oro e si poteva anche comprare un’auto stradale Esprit nei colori della squadra. Mostra quanto era in anticipo il capo dell’azienda Colin Chapman quando si trattava di marchio e comprensione dell’impatto che una grande livrea potrebbe avere sullo sport e sul pubblico.

11| Mazda 787B Le Mans

La livrea della Mazda 787B era speciale. Usata su una sola delle auto iscritte alla 24 Ore di Le Mans, l’auto era dipinta con i colori accattivanti della Renown, produttrice di abbigliamento. La livrea era dipinta con i segmenti verdi e arancioni intesi a ricordare campioni di tessuto cuciti insieme.

Questa Mazda, insolitamente dipinta, vinse la Le Mans nel 1991 e attirò su di se l’attenzione del mondo: era l’unica auto giapponese ad aver vinto ma soprattutto era l’unica vincitrice con un motore rotativo.
Vennero create delle MX-5 con gli stessi motivi in onore della 787B, tutte autografate da Johnny Herbert, uno dei piloti vincitori della Le Mans.

12| McLaren

Tra il 1974 e il 1996, quando la pubblicità del tabacco era consentita in Formula 1, la McLaren aveva una delle livree più facilmente individuabili dello sport. Livrea rossa e bianca con uno semplice schema di verniciatura con lo sponsor Marlboro.

I colori distintivi furono usati anche su un’auto Alfa Romeo F1 nel 1980, sebbene in un layout diverso da quello della McLaren.

13| MG Metro 6R4 Computer Vision

La livrea più famosa per la MG Metro 6R4 è sicuramente la Computer Vision blu e bianca. Lo sponsor si occupava di design assistito di computer e ciò diceva molto in quanto l’auto era costruita con materiali ad alta tecnologia.

La prima vittoria di quest’auto fu grazie al pilota Tony Pond, un pilota di rally incredibilmente di talento che la portò sul podio nel Rally di Skip Brown Gwynedd del 1985 finendo davanti a un’Audi Quattro.

14| Mini Cooper S

La British Motor Corporation (BMC) ha utilizzato un tetto bianco su un corpo rosso per le sue auto da rally Austin-Healey, ma ci è voluto un po’ di tempo per adottare la livrea per le iconiche macchine da rally Mini Cooper S.

La prima Cooper S in questa combinazione di colori proviene dall’appassionato concorrente Bill Rogers che, dopo aver prestato la sua Mini a un amico, è tornata danneggiata e il negozio di vernici si è offerto di ridipingere il tetto di un colore diverso dal corpo rosso. Rogers chiese del bianco perché ciò avrebbe contribuito a riflettere il calore proveniente dalla cabina.

BMC usò la combinazione di colori rosso e bianco dal 1962 e usò anche il rosso con un tetto nero.

15| Opel Manta Heat for Hire

Questa livrea non era solamente associata all’auto ma anche all’autista, Russell Brookes. Il doppio campione britannico di rally ha stretto la sua relazione con Andrews Heat for Hire nel 1974 ed è durata per il resto dell’impressionante carriera di Brookes.

Per 17 anni, Brookes e il suo sponsor sono stati icone di spicco, sia sui palchi che nelle gare e la Opel Manta 400 era ormai nei cuori dei fan del rally.

16| Parmalat

La Parmalat ha avuto una grande influenza nel mondo della Formula 1 con i suoi colori blu e bianco e come molte delle livree più famose, era basata su uno schema semplice.
Il progetto emerso nel 1980, ha rapidamente guadagnato molta copertura televisiva grazie a Nelson Piquet che utilizzò la BT49 progettata da Gordon Murray con grande efficacia.

Con l’arrivo dei motori BMW, la livrea fu adattata sul muso della Brabham per replicare la griglia frontale delle auto stradali BMW.

17| Plymouth Roadrunner STP

Il fornitore americano di additivi per petrolio e carburante STP, fece una scommessa sull’auto NASCAR di Richard Petty. La scommessa ha dato i suoi frutti e il logo STP bianco, rosso e blu è diventato sinonimo delle auto da corsa di Petty.

L’accordo è stato vantaggioso per STP in quanto Petty è uscito subito come vincitore della prima gara dell’anno nella sua Plymouth Roadrunner e ha continuato a vincere per altre sette volte in quella stagione vincendo di fatto il campionato.
La relazione è diventata talmente radicata che ha portato STP ha cambiare le livree delle altre auto sponsorizzate per rispecchiare il successo di Petty.

18| Porsche Pink Pig

Una delle livree più insolite e divertenti mai realizzate, è nata grazie a uno scherzo. Si dice che lo sponsor della Porsche, Martini, sia stato così inorridito dai risultati dalle auto del 1971, che si sia rifiutato di far indossare la livrea ufficiale alle auto. Quindi, il designer Anatole Lapine (1930-2012) è stato autorizzato a elaborare il suo design e ha fatto un gioco visivo sull’auto descritta come un “maiale”.

Prendendo l’idea dalla tabella di un macellaio di diversi tagli di carne su un maiale, Lapine taglia in due la 917 con linee spezzate e nomina ogni sezione della carrozzeria. Senza volerlo, ha creato una delle livree Porsche più riconoscibili di sempre. Per quanto riguarda l’auto stessa, ha raggiunto il quinto posto nella 24 Ore di Le Mans del 1971, ma ha dovuto ritirarsi a causa di un incidente.

19| Subaru Impreza 555

Base blu scuro, cerchioni oro e le scritte della ditta di tabacco sul lato: ecco cosa ha reso famosa la Subaru Impreza 555. Al volante Colin McRae con il compagno di squadra Carlos Sainz, hanno combattuto per tutto il 1995 con questa icona del rally.

Anche altre auto hanno portato gli stessi colori, ma nessuna ha avuto lo stesso brio e la stessa bellezza dell’Impreza.

 

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