The Grand Tour One For The Road: l’ultimo viaggio di Clarkson, May e Hammond -VIDEO-

Il 13 settembre 2024 andrà in onda su Amazon Prime Video “One For The Road”, l’ultimo episodio di The Grand Tour che segna la fine di un’era per il celebre trio di conduttori automobilistici. Ripercorriamo la loro straordinaria carriera e scopriamo cosa riserva il futuro per ognuno di loro.

Il mondo dell’intrattenimento automobilistico si prepara a dire addio a un’era leggendaria. Il 13 settembre 2024, Amazon Prime Video trasmetterà “One For The Road”, l’episodio finale di The Grand Tour che segnerà l’ultima apparizione televisiva insieme di Jeremy Clarkson, James May e Richard Hammond, il trio che ha rivoluzionato il modo di parlare di auto in televisione.

L’inizio di un’avventura straordinaria

La storia di questo straordinario sodalizio inizia nel lontano 2003, quando Jeremy Clarkson, già noto giornalista automobilistico, decide di rilanciare il format di Top Gear, un programma della BBC che esisteva dal 1977. Clarkson trasforma radicalmente la trasmissione, trasformandola da un semplice magazine automobilistico a uno show di intrattenimento ricco di gag, sfide automobilistiche e personaggi iconici come il misterioso pilota noto come “The Stig”.

A completare la squadra, Clarkson sceglie due figure che si riveleranno fondamentali: Richard Hammond, giovane e carismatico presentatore, e James May, esperto di auto con un peculiare senso dell’umorismo. La chimica tra i tre si rivela immediatamente vincente, catturando l’attenzione di un pubblico che va ben oltre gli appassionati di motori.

Il successo globale di Top Gear

Top Gear diventa rapidamente un fenomeno globale. Il mix di recensioni automobilistiche, sfide assurde e l’umorismo tagliente dei tre conduttori conquista spettatori in tutto il mondo. Il programma viene esportato in numerosi paesi, con versioni locali che cercano di replicare la magia dell’originale britannico.

Il successo porta anche a speciali girati in luoghi esotici, dove i tre si cimentano in imprese sempre più audaci e spettacolari. Dalle giungle del Sud America ai deserti africani, passando per le steppe asiatiche, Clarkson, Hammond e May portano il loro amore per le auto e l’avventura in ogni angolo del pianeta.

La fine di un’era e la nascita di The Grand Tour

Nel 2015, un incidente dietro le quinte porta all’allontanamento di Jeremy Clarkson dalla BBC. In un gesto di solidarietà, Hammond e May decidono di seguire il collega, segnando la fine della loro esperienza con Top Gear.

Ma il trio non rimane a lungo lontano dagli schermi. Amazon Prime Video offre loro l’opportunità di creare un nuovo show, The Grand Tour, che debutta nel 2016. Il nuovo format mantiene molti degli elementi che avevano reso celebre Top Gear, ma con un budget ancora più consistente e una libertà creativa ancora maggiore.

L’ultimo viaggio: One For The Road

Dopo otto anni di avventure su The Grand Tour, il trio ha deciso che è giunto il momento di appendere le chiavi al chiodo. “One For The Road”, l’episodio finale che andrà in onda il 13 settembre 2024, vedrà i tre alle prese con un’ultima avventura nello Zimbabwe, a bordo di tre auto classiche: una Lancia Beta Montecarlo, una Triumph Stag e una Ford Capri.

L’episodio promette di essere un emozionante viaggio nei ricordi, con i tre che ripercorreranno i momenti più significativi della loro lunga collaborazione, mescolando come sempre l’amore per le auto con il loro inconfondibile umorismo.

Il futuro dei tre moschettieri dell’automobile

La fine di The Grand Tour non significa però la fine delle carriere televisive di Clarkson, Hammond e May. Ognuno di loro ha già avviato progetti individuali che continueranno anche dopo la conclusione dello show.

Jeremy Clarkson proseguirà con il suo popolare programma “Clarkson’s Farm”, dove mostra le sue avventure (e disavventure) nella gestione di una fattoria. Lo show, che ha riscosso un grande successo, ha mostrato un lato inedito del presentatore, lontano dal mondo dei motori ma sempre caratterizzato dal suo peculiare senso dell’umorismo.

James May continuerà con la sua serie di viaggi “James May: Our Man In…”, che lo vede esplorare diverse culture in giro per il mondo. Inoltre, Channel 5 gli ha commissionato una nuova serie intitolata “The Great Explorers with James May”, dove seguirà le orme di famosi esploratori come Cristoforo Colombo, Sir Walter Raleigh e James Cook.

Richard Hammond, dal canto suo, porterà avanti il suo programma “Richard Hammond’s Workshop” su WB Discovery, dove continua a coltivare la sua passione per le auto in un contesto più intimo e personale.

La fine di un’era, l’inizio di nuove avventure

La decisione di concludere The Grand Tour non è stata presa a cuor leggero. Come ha spiegato Clarkson in un’intervista al Daily Mail: “Abbiamo esplorato tutte le possibilità con l’auto. Durante una riunione per discutere del futuro, tutti hanno alzato le mani al cielo”. La stanchezza fisica, i problemi di salute (Clarkson ha perso quasi completamente l’udito e ha problemi alla schiena) e la sensazione di aver esaurito le idee hanno portato a questa decisione.

Lo scioglimento della W. Chump and Sons, la società di produzione creata dai tre per realizzare i loro show, segna ufficialmente la fine di questa straordinaria collaborazione. Tuttavia, il lascito di Clarkson, Hammond e May nel mondo dell’intrattenimento automobilistico rimarrà indelebile.

Per oltre vent’anni, hanno reinventato il modo di parlare di auto in televisione, mescolando competenza tecnica, umorismo irriverente e un autentico amore per il mondo dei motori. Hanno creato momenti indimenticabili, hanno fatto ridere milioni di spettatori e hanno ispirato una nuova generazione di appassionati di auto.

Mentre ci prepariamo a dire addio a The Grand Tour, possiamo essere certi che l’impatto di Jeremy Clarkson, Richard Hammond e James May sul mondo dell’intrattenimento e della cultura automobilistica continuerà a risuonare per molti anni a venire. E chissà, forse un giorno le strade dei tre si incroceranno di nuovo per un’ultima, indimenticabile avventura su quattro ruote.

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